Artisti

AMANDINE BEYER
Amandine Beyer è da anni riconosciuta come punto di riferimento per l’interpretazione del repertorio barocco. La sua incisione delle Sonate e Partite di Bach, nel 2012, ha ricevuto lodi e consensi dai più prestigiosi critici internazionali, e riconoscimenti quali “Diapason d’or de l’année”, “Choc de Classica de l’année”, “Editor’s choice” di Gramophone, “Prix Academie Charles Cros” e “Excepcional” di Scherzo. La Seconda Partita del sopracitato CD è stata danzata da Anne Theresa Keersmaeker e Boris Charmatz, che sono stati anche responsabili per la coreografia.
Amandine Beyer suona regolarmente nelle sale più prestigiose, comprese Théatre du Chatelet, Festival de Sablé, Innsbruck Festwochen e Konzerthaus di Vienna. Divide le sue collaborazioni fra vari gruppi, tra i quali: les Cornets Noirs, in duo con Pierre Hantai, Kristian Bezuidenhout e Laurance Beyer e l’ensemble (da lei stessa fondato) “Gli Incogniti” (i CD dedicati alle Quattro Stagioni di Vivaldi ed ai Concerti Grossi di Corelli sono stati indicati come nuovo punto di riferimento per l’esecuzione di questo repertorio.)
La sua altra passione è l’insegnamento. Insegna al ESMAE a Porto, in Portogallo, e tiene corsi e masterclass in tutto il mondo (Francia, Taiwan, Brasile, Stati Uniti e Canada). Dal 2010, insegna violino barocco alla Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera.

IVANO BATTISTON
IVANO BATTISTON ha studiato fisarmonica con Salvatore di Gesualdo, diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Nel 1978 ha vinto il primo premio al XXVIII Trophée Mondial de l’Accordeon, e successivamente ha conseguito anche i diplomi di musica corale e di fagotto, approfondendo inoltre lo studio della composizione con Bruno Coltro, allievo prediletto di Gian Francesco Malipiero.
Ha svolto attività concertistica per prestigiose istituzioni musicali italiane (Amici della Musica di Firenze, Padova e Vicenza, Nuove Sincronie e Serate Musicali di Milano, Nuovi Spazi Musicali di Roma, Società del Quartetto di Vercelli, G.O.G. di Genova, Unione Musicale di Torino, Campus Internazionale di Musica di Latina, Biennale Musica di Venezia, Aterforum Festival Ferrara, Accademia Chigiana di Siena, Bologna festival, ecc.) e straniere (Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Albania, Finlandia, Olanda, Regno Unito, Malta, U.S.A., Russia, Cile, Argentina, Uruguay e Brasile).
Come solista di fisarmonica, ha suonato con alcune tra le più importanti orchestre (I Solisti di Mosca di Yuri Bashmet, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovena di Ljubljana, la “Quad City Symphony Orchestra” U.S.A., l’Orchestra Filarmonica e della RAI di Torino, l’Orchestra d’Archi Italiana, l’Orchestra Regionale Toscana, I Solisti Aquilani, le Orchestre “Milano Classica” e “Pomeriggi Musicali” di Milano, la Sinfonica di San Remo); inoltre, con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini” e con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, in occasione dei concerti finali del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto” (edizioni 2001, 2011 e 2017) e con l’Orchestra da Camera di Krasnojarsk, Russia, in occasione del festival Siberia – Italia (edizioni 2004, 2005, 2007 e 2011).
Ha collaborato con le orchestre dell’Opera de Lyon e dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma, con la Kremerata Baltica, con l’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Giovanile Italiana e l’Ensemble Musica / Realtà di Reggio Emilia. Inoltre, con musicisti come David Bellugi, Mario Brunello, Pamela Hebert, Vinko Globokar, Umberto Clerici, Vittorio Ceccanti, Alexander Lonquich, Daniela De Santis, Liana Maeran, Gabriele Cassone, Ivano Paterno, Luca Provenzani, Gabriele Ragghianti, Faye Nepon, Eugenia Amisano, Avi Avital, Arcadio Baracchi, ecc.
Degna di nota anche la collaborazione con il poeta Franco Marcoaldi, con il quale ha tenuto una serie di letture concerto su testi dello stesso autore (“Il tempo ormai breve”, “La trappola”, “Amore non Amore”, “Il mondo sia lodato”, “Tutto qui” e, con la partecipazione del fotografo Ferdinando Scianna, “Di Bestie e di Animali”).
Ha inciso per Belumat Editrice, Warner Fonit, Sargasso Records, Promo Music, Profil – Hanssler, Velut Luna, Ema Records e Deutsche Grammophon.
Come compositore è stato premiato al Concorso Internazionale di Composizione Umoristica di Roma 1993 (II premio assoluto), al Concorso Internazionale PanAccordion 2000 di Oulu, Finlandia (diploma di merito), al Concorso Nazionale di Composizione di Pontremoli 2001 (II premio assoluto) e alla Rassegna “Bio Boccosi” 2012 (I premio assoluto).
Pubblica per la Berbén di Ancona.
È titolare della cattedra di fisarmonica al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze e ha tenuto masterclass in Italia, Germania, Finlandia, Croazia, Albania, Serbia, Regno Unito, Russia e U.S.A.

MARIO BRUNELLO
“Intenso e appassionato” (The Strad). “Un grande spirito” (Gramophone). “Il suono del violoncello piccolo, che oscilla tra quello del violino e del violoncello, viene fatto cantare da Mario Brunello con apparente leggerezza, con espressività e sempre con grande virtuosismo” (Highresaudio.com). Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e altri.
Nell’arco della sua lunga carriera, Mario Brunello si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo, tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune. Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento, molto usato in epoca barocca, è costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo quindi la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello.
Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei. L’integrale delle Sonate e Partite di J. S. Bach al violoncello piccolo è stata la prima rivelatoria incisione discografica di Mario Brunello per ARCANA, nel 2019, ed ha ricevuto il plauso della critica nazionale ed internazionale. Diverse esecuzioni del ciclo completo dei capolavori bachiani sono in programma nelle prossime stagioni in Italia e in Europa. Un secondo album, intitolato ‘Sonar in Ottava’ e pubblicato nel marzo 2020, è stato accolto con unanime entusiasmo da pubblico e critica (Best Concert Recording del 2020 da BBC Music Magazine). In questa incisione Mario Brunello e Giuliano Carmignola, rivisitano Doppi Concerti di Bach e Vivaldi con una nuova sonorità per violino e violoncello piccolo. Le potenzialità del violoncello piccolo vengono esplorate appieno nel terzo disco pubblicato a novembre 2020 e dedicato a Giuseppe Tartini per il 250º anniversario dalla sua morte. L’album, premiato con il DIAPASON d’OR, comprende Sonate e Concerti di Vandini, Meneghini e Tartini con l’Accademia dell’Annunciata. Nel settembre 2021 vengono pubblicate le ‘Sei Suonate a cembalo certato e violino solo’ di JS Bach. Questo album è il secondo volume della Trilogia BRUNELLO BACH SERIES per Arcana/OUTHERE; il progetto discografico si concluderà poi nel 2022 con l’ultimo disco ‘Bach Transcriptions’, ingegnoso programma dedicato ai Concerti, dove Mario Brunello sarà nuovamente affiancato dall’Accademia dell’Annunciata. Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: ‘The Protecting Veil’ di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e ‘Searching for Ludwig’ (novembre 2020) – tributo a Beethoven, che vede due quartetti di Beethoven nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima. Mario Brunello è il Direttore Artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti. A ottobre 2020 è stato nominato Direttore Artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda.

KRISTEN CHOI
La mezzo-soprano Kristen Choi è stata giudicata da “Opera News” come una “potenza in crescendo” per la sua interpretazione di Suzuki in Madama Butterfly. I suoi ingaggi nella stagione 2019-2020 annoverano due debutti nello stesso ruolo per Opera Omaha e Opera Philadelphia, nelle loro produzioni del capolavoro pucciniano. Tra i suoi debutti recenti, anche il ruolo della terza fanciulla nel Flauto magico di Mozart (per Opera Maine) ed il ruolo principale in un allestimento del Moon di Murasaki, un’opera completamente nuova, scritta in collaborazione con Onsite Opera e il Metropolitan Museum of Art. Nel 2020, è stata invitata a riprendere il ruolo di Lady Thiang nel musical The King and I per il suo debutto con il Piedmont Opera. Nell’autunno del 2020 è stata scritturata ed ha debuttato con il Michigan Opera Theater come Suzuki e con Opera Omaha come Cherubino nelle Nozze di Figaro. Prossimamente, farà il suo debutto con la Dallas Opera.
Kristen Choi ha iniziato la stagione 2018-2019 con una tournée del musical The King and I di Rogers and Hammerstein nella produzione del Lincoln Center e si è esibita nel ruolo di Suzuki con la Lyric Opera di Cincinnati e con la Virginia Opera. Durante questo periodo a Virginia ha debuttato nel ruolo di Hiroko Kobayashi in An American Dream di Jack Perla.
Durante la stagione 2017-2018, gli ingaggi più importanti sono stati il suo debutto al Kennedy Center, dove ha ripreso il ruolo di Suzuki nella produzione di Madama Butterfly con la regia di Jun Kaneko; il suo esordio in Europa, interpretando il ruolo di Paquette nel Candide di Leonard Bernstein con il Théâtre du Capitole de Toulouse e l’Opéra National de Bordeaux; nuovi ruoli, infatti è stata di Hermia nel Sogno di Una Notte di Mezza Estate con la Virginia Opera e Ruth Sherwood in Wonderful Town di Bernstein con la Seattle Opera. È tornata a cantare alla Santa Fe Opera come apprendista dove ha fatto parte di un ensemble eseguendo la prima mondiale dell’opera di Mason Bates, The (R)evolution of Steve Jobs.
Durante la stagione 2015-2016 è apparsa nel ruolo di Cherubino a Sarasota e di Paquette nella produzione di Candide alla Glimmerglass Opera diretta da Francesca Zambello. Durante l’estate, ha cantato con l’Opera di Santa Fe per la prima volta nel ruolo di Wowkle nel capolavoro di Puccini, La Fanciulla del West. Durante la stagione 2013-2014, come artista emergente ha cantato La Terza Fanciulla nel Flauto Magico, Mrs. Lovett in Sweeney Todd e Meg Page in Falstaff. Durante l’estate è apparsa nel ruolo di Jo in uno dei racconti più amati della letteratura americana, Little Women con Opera North. Ha anche cantato il ruolo di Lady Thiang ben ottantacinque volte.
Altri ruoli importanti: Carmen, Dorabella in Così Fan Tutte con la Pacific Opera Project, Zerlina (Don Giovanni) con la West Bay Opera, St. Teresa II (Quattro Santi in Tre Atti) con l’Opera Parallèle di San Francisco, Sesto (La clemenza di Tito) con BASOTI (Bay Area Summer Opera Theatre Institute), the Old Prioress (Dialoghi Delle Carmelitane) e Rosina (Il Barbiere di Siviglia) con il San Francisco Conservatory of Music.
Premi e riconoscimenti: Lotte Lenya Competition (semi-finalista), San Diego Metropolitan National Council District, premio al MONC Regionals, Career Bridges Borsa di Studio, finalista con il Jensen Foundation, borsa di studio con la Pasadena Opera Guild e East Bay Opera League in Oakland, California. È arrivata prima nella categoria vocale del Couer d’Alene Young Artist Competition ed ha vinto il premio Lisa Kavelage del Henry and Maria Holt Competition. Nel 2010, ha vinto il terzo premio nel Y.E.S. Foundation for the Arts Competition a San Francisco. Si è esibita in concerti con varie orchestre compresa la W.M.F. Orchestra cantando i Rückert Lieder di Mahler.
Nativa della California, Kristen Choi ha ottenuto un master al San Francisco Conservatory of Music.
Ha fatto l’apprendista con la Sarasota Opera dove ha avuto l’onore di eseguire la versione originale della musica da Falstaff nel ruolo di Meg Page.

ZLATOMIR FUNG
1° premio Concorso “Tchaikovsky” 2019.
Zlatomir Fung è stato il primo americano negli ultimi quattro decenni e il musicista più giovane ad aver vinto, a soli vent’anni, il Primo Premio al Concorso Internazionale “Tchaikovsky” nel giugno 2019.
Nel marzo 2020 Fung ha ricevuto inoltre l’”Avery Fisher Career Grant”, prestigiosa borsa di studio assegnata dal Lincoln Center di New York, riservata a giovani solisti dal grande potenziale.
Con il suo sorprendente virtuosismo e una profonda sensibilità interpretativa, unite ad una tecnica impeccabile, Fung si è già rivelato una stella nella sua generazione di musicisti a livello mondiale.
Tra i prossimi principali impegni, il debutto alla Wigmore Hall di Londra e con la London Philharmonic Orchestra; nella stagione 2023-24, sarà “artist in residence” presso la Royal Philharmonic Orchestra di Londra.
Tra i più recenti concerti, si è esibito alla Carnegie Hall di New York, al Dresdner Musikfestspiele, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro della Pergola di Firenze, con la Hallé Orchestra di Manchester, Frankfurt Opera Orchestra, Turku Philharmonic, Hangzhou Philharmonic.
In Nord America, ha debuttato con la New York Philharmonic Orchestra, e si è esibito per il Bravo! Vail Festival in Colorado con Joshua Bell e Shai Wosner, la Philadelphia Chamber Music Society, a Washington DC per The Embassy Series, a Malibu, Toronto, Baltimora, con la Asheville e la Aiken Symphony Orchestra, la Plymouth Philharmonic, la Symphony Pro Musica a Hudson nel Massachusetts, la Ann Arbor Symphony Orchestra, la Artist Series of Sarasota. In Europa, nel 2019 ha partecipato al Festival de Musique de Chambre à Giverny in Francia, e all’International Music Series di Prussia Cove in Inghilterra.
Tra gli altri premi ricevuti in precedenza, il Primo Premio al Concorso internazionale per archi “Alice & Eleonore Schoenfeld” a Harbin in Cina nel 2018, il Primo Premio al Concorso internazionale per violoncello “George Enescu” nel 2016, al Concorso giovanile internazionale per archi “Johansen” nel 2015, e nel 2014 al Concorso internazionale per archi “Stulberg” e al Concorso internazionale “Irving Klein”. Nel 2017, negli Stati Uniti, ha inoltre vinto le selezioni internazionali degli Young Concert Artists (YCA) e le Astral National Auditions. Nel 2016 è stato selezionato come “US Presidential Scholar for the Arts” e ha ricevuto il premio “Landgrave von Hesse” alle masterclass di violoncello dell’Accademia di Kronberg, in Germania.
Americano di nascita, di origine bulgara e cinese, Zlatomir Fung si è perfezionato presso la Juilliard School di New York, sostenuto dalla Kovner Fellowship, sotto la guida di Richard Aaron e Timothy Eddy. Ha iniziato a studiare il violoncello all’età di tre anni e ha ricevuto borse di studio presso lo Steans Music Institute di Ravinia, lo Heifetz International Music Institute, MusicAlp e l’Aspen Music Festival and School.
Fung è stato protagonista di programmi trasmessi dalla National Public Radio (NPR) negli Stati Uniti, tra i quali “Performance Today” e “From the Top”.
Suona un violoncello “W.E. Hill and Sons” del 1905.

ARIANA KIM
The New York Times parla di Ariana Kim in questi termini: “…..la creazione del filo conduttore musicale di Ariana Kim è di inestimabile integrità ed eleganza” “……ha suonato con il tocco dell’anima”. La violinista, cresciuta nel Minnesota, ha debuttato a New York alla Carnegie Weill Hall nel 2008, insegna alla Cornell University.
Il suo debutto assoluto è avvenuto all’età di 16 anni, con la St. Paul Chamber Orchestra; ai 24 è stata nominata Primo Violino della Filarmonica della Louisiana, a New Orleans, e da allora è diventata una dei violinisti più apprezzati della sua generazione.
Fa parte di vari gruppi da camera tra i più importanti in America, come gli acclamati New Yorker che hanno fatto il loro debutto internazionale al John Cage Festival di Berlino e Aizuri Quartet, quartetto d’archi attualmente in residence presso il Curtis Institute di Philadelphia e The Knights, un collettivo musicale eterogeneo di New York che esegue programmi che vanno dalla musica per quartetto d’archi alle melodie bluegrass, alla musica popolare del Medio Oriente, ai grandi capolavori delle orchestre da camera del 20° secolo.
Nel gennaio del 2015, ha pubblicato il suo settimo album, The ground beneath our feet, una raccolta di esibizioni dal vivo di un recente tour negli Stati Uniti per la Warner Classics, nel quale Ariana è solista (al fianco di Guillaume Pirard) su musiche di Steve Reich per due violini e archi; quel disco, e quel brano in particolare, ha riscosso un tale successo di pubblico e apprezzamento dalla critica da essere stato scelto come uno dei “Songs We Love” di NPR per il 2015.
La Chamber Music Society del Minnesota sta preparando, per il proprio 25° anniversario, l’uscita di un nuovo album live compilation, con un elenco di illustri artisti ospiti tra cui il pianista Leon Fleisher, la violista Nobuko Imai e Ariana Kim.
Attualmente Ariana risiede a New York City, dove ha ricevuto il diploma di dottore in Arti Musicali della Juilliard School sotto la guida di Robert Mann. I suoi più recenti impegni hanno incluso la prima mondiale di Peter Child’s “Afterglow” per quartetto d’archi e fiati eseguito presso il MIT, una nuova opera da camera “Thomas Paine in Violence”, scritto da Paul Pinto, un tour europeo con The Knights, e un recital con Brooklyn Rider presso l’American Academy a Roma.
Il suo CD Evanescence del 2015 che presenta opere per violino solo, è stato scritto esclusivamente dalle compositrici americane più famose tra cui Ruth Crawford Seeger, Augusta Read Thomas e Jennifer Curtis.

YOUNG NAM KIM
Segnalato dal New York Times per “il virtuosismo scintillante, i colori forti e l’intenso lirismo”, il violinista Young-Nam Kim si è esibito come solista e camerista frequentemente negli Stati Uniti e in Europa in festival estivi tra cui Marlboro, Colorado, Sion, Siena e Tanglewood, dove è stato insignito del Premio Joseph Silverstein. Ha suonato come solista con orchestre tra cui la Minnesota Orchestra e la St. Paul Chamber Orchestra, e quelle di Seoul, Pyong-Yang, Alabama, Binghamton, Brockton, Columbus, Detroit, Losanna (Svizzera), Rochester, Spokane e Syracuse, tra le altre, ed è apparso spesso in recital nelle sale più importanti tra cui Carnegie Hall e Kennedy Center. Oltre al repertorio dell’Otto e Novecento, Kim ha presentato in anteprima più di cinquanta opere scritte dai più importanti compositori di oggi. Ha anche fatto parte delle giurie di numerosi concorsi tra cui il Concorso Lipizer in Italia.
Young-Nam Kim, che ha suonato da solista con I Filarmonici di Seoul quando era ancora adolescente, si è trasferito negli Stati Uniti mentre era ancora uno studente al liceo, studiando principalmente con Louis Krasner a Syracuse e Boston. I suoi altri insegnanti includono Felix Galimir a New York e Zino Francescatti in Svizzera.
Fondatore e direttore artistico della Chamber Music Society of Minnesota, Kim si è esibito spesso in concerto con artisti illustri come Leon Fleisher, Robert Mann, Joseph Silverstein, Arnold Steinhardt, Samuel Rhodes, Charles Neidich, Fred Sherry, Yo-Yo Ma e altri. Nel 2001 il Maestro Kim è stato il direttore artistico con Yo-Yo Ma per il progetto “Hun-Qiao”, per commemorare le tragedie asiatiche durante la Seconda Guerra Mondiale. L’evento di gala ha presentato la prima mondiale di quattro opere commissionate a eminenti compositori americani, cinesi, giapponesi e coreani.
La registrazione di Kim di due concerti per violino scritti per lui da Gunther Schuller e Peter Child con il MIT Wind Ensemble è stata pubblicata su Innova Records nell’autunno del 2004 con grande successo di critica.
Nell’aprile del 2004, Young-Nam Kim ha suonato in un concerto storico in rappresentanza degli Stati Uniti a Pyongyang, nella Corea del Nord, eseguendo quattro concerti nell’International Spring Arts Festival. È stato nuovamente invitato nel 2008 e nel 2012 ad esibirsi come solista con la Pyongyang National Symphony.
Per oltre un decennio Kim è stato direttore delle attività di musica da camera e contemporanea al Festival di Gunther Schuller a Sandpoint. È anche fondatore e direttore del Northern Lights Chamber Music Institute/Festival che si tiene ogni anno ad agosto a Camp Vermilion vicino a Cook, Minnesota.
Dal 1980 al 2018, Kim è stato professore all’Università del Minnesota, dove ha co-diretto il New Music Ensemble oltre a insegnare violino. È stato nominato Distinguished McKnight Scholar dell’Università nel 1999. Ha ricevuto un Presidential Outstanding Community Service Award nel 2000. Prima di trasferirsi in Minnesota, è stato artista in residence e professore di violino al Bowling State University in Ohio, dove si è esibito spesso come membro del Bowling Green String Quartet e in duo con il pianista-compositore Paul Schönfield.
Nel dicembre 2001, Kim ha avuto l’onore, unico musicista, di essere nominato fra i sei “Artisti dell’anno” dal Minneapolis Star Tribune.
Young-Nam Kim risiede a St Paul con sua moglie, Ellen, e insieme sono genitori molto orgogliosi di tre giovani professionisti.

TOMMASO LONQUICH
Acclamato dalla critica come “clarinettista formidabile” e lodato per“il suo timbro sontuoso, la costante maestria e passione, lo smagliante virtuosismo”, Tommaso Lonquich è clarinetto solista nell’Ensemble MidtVest, innovativo gruppo da camera basato in Danimarca. È inoltre membro della prestigiosa Chamber Music Society of Lincoln Center a New York, con la quale si esibisce negli Stati Uniti e in tournée.
Partecipa a festival negli Stati Uniti (Music@Menlo, Bridgehampton, Brevard Music Festival), Europa (Lockenhaus, Oxford, Mecklenburg, Montepulciano, Santander, Dino Ciani, Cervo), Sud America (Rio Chamber Music Week) e Asia (Pacific Music Festival), collaborando con artisti come Christian Tetzlaff, Carolin Widmann, Pekka Kuusisto, Enrico Bronzi, Umberto Clerici, Sergio Azzolini, Danusha Waskiewicz, Alexander Lonquich, Jeffrey Swann, Klaus Thunemann e i Quartetti Vertavo, Noûs e Zaïde.
Tommaso Lonquich si è esibito nelle piú importanti sale del mondo, tra le quali Carnegie e Alice Tully Hall (New York), Wigmore Hall (Londra), Auditorio Nacional (Madrid), Gran Liceu (Barcelona), Salle Pleyel e il Louvre (Parigi), Sala Verdi (Milano), la Cappella Paolina del Quirinale (Roma) e Suntory Hall (Tokyo). È protagonista di numerose dirette radiofoniche e televisive ed incisioni discografiche.
È co-fondatore e co-direttore artistico del Schackenborg Musikfest, prestigiosa rassegna ospitata nell’omonimo castello reale al confine tra Danimarca e Germania. È inoltre co-direttore artistico di KantorAtelier, associazione culturale fiorentina che presenta eventi e laboratori dedicati alla musica, la psicoanalisi, l’arte ed il teatro. Svolge una continua ricerca sull’improvvisazione e sull’interazione con il teatro, che lo ha portato a collaborare con artisti come Peppe Servillo, Dan Colen e l’Odin Teater.
Ha condotto masterclass presso istituzioni quali la Juilliard School, la Manhattan School of Music, la University of New York e il Royal Welsh College of Music. Presso Kantoratelier cura il percorso di musica da camera del progetto formativo “Dædalus – l’Artista da Giovane”, del quale è co-fondatore.
Appare come solista e nel ruolo di primo clarinetto con formazioni orchestrali quali la Haydn Philharmonie, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra Leonore, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovena e l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, collaborando con direttori come Zubin Mehta, Vladimir Ashkenazy, Fabio Luisi, Daniele Giorgi, Giovanni Antonini, Peter Eotvos, Enrico Onofri e Leonard Slatkin.
Nell’ottobre 2021 è uscito il suo primo CD, intitolato “Moonwalk”, in duo con il pianista Alexander Lonquich, con musiche di Brahms, Saint-Saëns, Debussy, Busoni e Reger.
Parallelamente alla sua carriera artistica, si forma come psicoanalista di orientamento lacaniano a Lubiana e Madrid.
Tommaso Lonquich è un artista Schwenk & Seggelke, ZAC Ligature e Buffet Crampon e suona strumenti storici ricostruiti da Soren Green. I progetti futuri lo porteranno in Nord America, Brasile, Giappone, Australia e in tutta Europa.

ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
L’Orchestra da Camera Milano Classica nasce nel 1993 raccogliendo l’eredità di una gloriosa istituzione milanese, l’Angelicum. Da allora la stagione di concerti che presenta in uno straordinario luogo della città, la Palazzina Liberty (una bianca perla architettonica inserita nel bel mezzo del verde di un parco), diventa un punto di riferimento fisso per il pubblico milanese, interessato ad ascoltare il grande repertorio ma anche curioso di scoprire nascoste e preziose rarità musicali. Dedita a un repertorio eclettico, grazie alla versatilità dei musicisti che ne fanno parte, Milano Classica estende oggi il suo campo di interesse riuscendo a proporre in modo persuasivo anche i capolavori del Barocco e focalizzandosi su quello che sempre più sta diventando il suo repertorio di elezione, il Classicismo, uno stile al quale si accosta sulla scorta di criteri interpretativi filologicamente informati. A fianco della propria stagione, Milano Classica si esibisce come orchestra ospite in alcune delle più prestigiose sale italiane e straniere (Svizzera, Germania, Austria, Belgio, Slovenia, Spagna, Turchia, Giappone USA), collaborando con direttori e solisti di fama internazionale. Ha suonato nel Festival di Ankara, Festival di Lubiana, Festival delle Fiandre, Eté Mosan, Fanfare Festival (Louisiana), per lo Schubert Club (St. Paul, Minnesota), per Vassar College (State of New York), l’Oratorio del Gonfalone (Roma), etc. Molti i compositori che hanno scritto appositamente per l’Orchestra e numerose le incisioni (Dynamic, Tactus,Vermeer Classics, La Bottega Discantica) premiate dalla critica specializzata.

QUARTETTO INDACO
Il Quartetto Indaco nasce presso la Scuola di Musica di Fiesole nel 2007 grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni. Successivamente la formazione ha seguito masterclasses con diversi quartetti (Quartetto Artemis, Quartetto Brodsky, Quartetto Prometeo) e corsi di specializzazione tenuti da componenti dei maggiori quartetti del nostro tempo (Milan Skampa-Quartetto Smetana, Hatto Beyerle-Quartetto Alban Berg, Rainer Schmidt-Quartetto Hagen, Krzysztof Chorzelski-Quartetto Belcea). Nel 2017 il Quartetto Indaco ha conseguito il Master in Musica da Camera presso la Musikhochschule di Hannover, sotto la guida di Oliver Wille (Quartetto Kuss). Ospite di rassegne, festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia (tra i quali il concerto tenutosi al Palazzo del Quirinale a Roma e trasmesso in diretta su Rai Radio 3, Società del Quartetto, Festival “Paesaggi Musicali Toscani”, “Festival dei due mondi” di Spoleto, Nuova Consonanza) il Quartetto si è anche esibito in paesi europei come Germania (Heidelberger Frühling, Podium Festival-Esslingen, Goslar Musik Wochen, Bad Pyrmont), Svizzera, Irlanda, Lettonia, Svezia, e Olanda. Dal 2017 prende parte nel Progetto Le Dimore del Quartetto in collaborazione con ADSI e Associazione Piero Farulli.
Finalista al prestigioso Concorso internazionale per quartetto d’archi “Premio Paolo Borciani 2017”, il Quartetto Indaco si è aggiudicato diversi premi nel corso della sua carriera, tra cui i concorsi internazionali “Premio Papini”, “Enrica Cremonesi” e le borse di studio “Hohenloher Kultursommer Hannover” e “Fondo Morosini per la Cultura” tramite Le Dimore del Quartetto . Nel 2014 ha ricevuto il premio speciale “Jeunesses Musicales” nell’ambito della X edizione del “Premio Paolo Borciani”. Numerose le collaborazioni con musicisti di fama internazionale, tra cui spiccano Bruno Canino, Avi Avital, Davide Formisano, Paolo Beltramini, Giovanni Scaglione, Yves Henry e non ultimo il violoncellista Valentin Erben, componente storico del Quartetto Alban Berg, con cui nel 2012 ha eseguito il quintetto con due violoncelli di Schubert. Oltre ad affrontare il repertorio classico, il quartetto dedica attenzione anche alla musica contemporanea con lo scopo di dar voce e diffondere nuovi linguaggi musicali: il gruppo infatti è vincitore del “Premio Giuseppe Scotese” come miglior interprete durante la 53esima edizione del ‘Festival Nuova Consonanza’ di Roma; inoltre il Quartetto Indaco è ‘ensemble in residence’ presso l’ ”International High Score Festival” di Pavia dal 2010. La critica ha in diverse occasioni dimostrato un entusiastico apprezzamento per il gruppo. Il Ttela Newspaper (Svezia) descrive un’esecuzione del Quartetto con queste parole: “la loro performance è come uno stupefacente spettacolo di fuochi d’artificio, così brillante che i muri della sala a stento lo contenevano”; Il Giornale di Vicenza descrive il Quartetto come “compatto, pieno di smalto e di esuberanza, una vera rivelazione” e prosegue “Il Quartetto Indaco ha nella faretra archi che vanno a segno per lucida precisione, concentrazione e grande abilità”.

QUARTETTO PROMETEO
Vincitore della 50° edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, il Quartetto Prometeo è stato insignito anche del Premio Speciale Bärenreiter come migliore esecuzione fedele al testo originale del Quartetto K 590 di Mozart, del Premio Città di Praga come migliore quartetto e del Premio Pro Harmonia Mundi.
Nel 1998 il Quartetto Prometeo è stato eletto complesso residente della Britten Pears Academy di Aldeburgh e nel 1999 ha ricevuto il premio Thomas Infeld dalla Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest per le “straordinarie capacità interpretative per una composizione del repertorio cameristico per archi” ed è risultato secondo al Concours International de Quatuors di Bordeaux.
Nel 2000 è stato nuovamente insignito del Premio Speciale Bärenreiter al Concorso ARD di Monaco.
Riceve il Leone d’Argento 2012 alla Biennale Musica di Venezia.
Si è esibito nelle più importanti sale tra cui Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein, Wigmore Hall, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival, Mecklenburg Festival, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Teatro La Fenice.
Collabora con musicisti quali Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Stefano Scodanibbio, Quartetto Belcea, Enrico Bronzi, Mariangela Vacatello, Lilya Zilberstein.
Particolarmente intenso è il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele e Stefano Gervasoni.
Ha inciso per Ecm, Sony e Brilliant.
Dal 2013 è “quartetto in residence” all’Accademia Chigiana di Siena in collaborazione con la classe di composizione di Salvatore Sciarrino e dal 2019 tiene corsi di quartetto presso Accademia musicale Santa Cecilia di Portogruaro e dal 2020 a Roma nell’ambito di Avos Project.

QUARTETTO DI VENEZIA
Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna:
“E’ un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il “Quartetto di Venezia” ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato”.
Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l’elogio più bello sembra quello formulato sul “Los Angeles Times” da Daniel Cariaga:”questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto”.
Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del “Quartetto Italiano” sotto la guida del M° Piero Farulli e la scuola mitteleuropea del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo.
Il “Quartetto di Venezia” ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo.
Ha avuto l’onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana.
E’ stato “Quartetto in residenza” alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il repertorio del “Quartetto di Venezia” è estremamente ricco ed include, oltre al repertorio più noto, opere raramente eseguite come i quartetti di G.F.Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica).
La vasta produzione discografica include registrazioni per la Decca, Naxos, Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Navona, Koch.
Ultime produzioni sono l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd e per la NAXOS con musiche di Casella e Turchi.
Il Quartetto di Venezia ha ottenuto la nomination ai Grammy Award per il CD Navona “Ritornello” con musiche di Curt Cacioppo.
Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive.
Spinto dal piacere del suonare assieme, l’ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna, il ”Quartetto Borodin”, Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Pietro De Maria, Alirio Diaz, Alessandro Carbonare, Andrea Lucchesini, Mario Brunello.
Dal 2017 il Quartetto di Venezia è “Quartetto in Residenza” alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

CORRADO RUZZA
Corrado Ruzza, pianista e docente al Conservatorio di Riva del Garda, si occupa di repertori cameristici, ai quali dedica la propria attività artistica e didattica. Numerose, nel tempo, le sue collaborazioni con importanti solisti che lo hanno portato a tenere concerti in Europa e Stati Uniti (tra gli altri, il violinista Cristiano Rossi, i flautisti Giampaolo Pretto e Andrea Griminelli, il violinista Domenico Nordio col quale ha realizzato un CD per Il Canale UNICEF, i cantanti Anna Dragoni, Francesco Meli, Nicola Ulivieri, ecc.). Il celebre soprano russo Ljuba Kazarnovskaya lo ha scelto per numerose tournée cameristiche tutto il territorio della ex-Unione Sovietica.
È pianista stabile del Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto, dove collabora con i maggiori cantanti del panorama internazionale in concerti da camera. È inoltre pianista ufficiale del concorso internazionale AudiMozart! per strumenti a fiato di Rovereto presieduto da Marcello Abbado.
È particolarmente attivo nel campo della ricerca, occupandosi in particolare della valorizzazione del patrimonio meno conosciuto dell’Ottocento musicale italiano attraverso concerti, incisioni discografiche, mostre e convegni. Tra le incisioni di rilievo in prima moderna assoluta si segnalano l’opera cameristica di Giancarlo Colò e un cd con romanze su testi del letterato Andrea Maffei (librettista di Verdi), apprezzate dalla stampa specializzata nazionale. Ha inoltre in progetto la pubblicazione per la Tactus Records delle opere cameristiche di Cesare Dominiceti e Giacomo Gotifredo Ferrari.
Ha tenuto masterclasses e conferenze per la Sacramento Youth Symphony (Stati Uniti), per l’Accademia musicale di Kuopio (Finlandia) e per l’università di Magdeburgo (Germania). Ha tenuto inoltre un corso di Musica da Camera per la Summer Academy di Radovljica (Slovenia).

MARCELLO SCANDELLI
Marcello Scandelli, cresciuto in una famiglia di musicisti, studia al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Giuseppe Lafranchini, primo violoncello del Teatro alla Scala. Prosegue gli studi con Paul Tortelier e Gabor Eckhardt, Amedeo Baldovino e il “Trio di Trieste” con i quali consegue una borsa di studio e Diploma di Merito all’Accademia Chigiana, e borsa di studio alla Scuola di Fiesole come miglior allievo della classe di musica da camera.
Al suo attivo numerosi concerti in Europa, Russia, Sud America e Stati Uniti, collaborando con artisti del calibro di Franco Gulli, Marco Fornaciari, Fabio Biondi, Stefano Montanari, Ezio Bosso, Ottavio Dantone, Sigisvald Kuijken, Monica Hugget, Enrico Gatti, Sergio Azzolini, Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Massimo Mercelli, Isabelle Faust e Patricia Kopatchinskaja.
In qualità di primo violoncello solista ha collaborato con svariati ensemble di musica antica. Attualmente, per alcuni progetti, con l'”Accademia dell’Annunciata”, “I Virtuosi Italiani”, “Il Giardino Armonico” e “Consort Gabetta”. Nel 1996 fonda l’ensemble “Il Furibondo”, gruppo strumentale che gli permette di affrontare con estrema duttilità repertori che vanno dalla canzona seicentesca al concerto, dal ricercare alla cantata sacra e profana, dalla danza rinascimentale alle sonate del ‘700. Da questo progetto insieme a Liana Mosca e Gianni de Rosa fonda nel 2011 il trio d’archi su strumenti d’epoca “Il Furibondo” String Trio.
Molte le registrazioni discografiche, tra le quali Viaggio a Napoli per Stradivarius con musiche di Leo, Durante e Fiorenza nella veste di solista concertatore e Sacred Music in Lombardy in veste di concertatore per la casa discografica Pan Classics.

TRIO FURIBONDO
Nel 1996, il violoncellista Marcello Scandelli, insieme a un gruppo di amici musicisti, fonda l’ensemble IL FURIBONDO per eseguire musiche che spaziano dalla canzone strumentale seicentesca al concerto, dal ricercare alla cantata sacra e profana e alla danza rinascimentale, allo scopo di conciliare la propria e originale identità espressiva con i “precetti” della prassi esecutiva fondata sullo studio dei trattati e delle fonti storiche originali.
All’interno di questa esperienza, dal 2011, insieme alla violinista Liana Mosca e al violista Gianni de Rosa, si costituisce la formazione di trio d’archi per affrontare un repertorio poco frequentato, ma ricco di capolavori, dal monumentale “Divertimento in mi bemolle maggiore K. 563” di W.A. Mozart ai Trii di Beethoven, alla trasversale produzione di “piccole forme” di Boccherini, J. Haydn e Schubert fino ad arrivare a compositori del ‘900 come Reger e Schoenberg.
Dopo il debutto per il festival di musica organizzato dalle “Nuove Settimane Barocche” di Brescia, il trio ha partecipato al festival “Paesaggi Musicali Toscani” e in ensemble alle “Settimane Musicali Meranesi”.
L’incisione “Preludes and Fuges K. 404a” di Mozart, con trascrizioni da musiche della famiglia Bach, è stata pubblicata da Stradivarius nell’agosto 2016.

MARIANGELA VACATELLO
Mariangela Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, col 2° premio al concorso “F. Liszt” di Utrecht. Da quel momento colleziona molti prestigiosi riconoscimenti: Concorso “F. Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Bruxelles, XVII Premio Venezia, The Solti Foundation Award, Premio della critica “Nino Carloni”, Rising Star “The Gilmore” e molti altri.
Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, per il virtuosismo e passione che si ritrovano in ogni brano che inserisce nel suo repertorio; queste caratteristiche si rispecchiano nelle recensioni ai concerti e alle incisioni discografiche per l’etichetta Brilliant Classics e nei progetti che l’hanno vista collaborare con l’Ircam – Centre Pompidou di Parigi e con la Fondazione di Arte Contemporanea Spinola-Banna per la quale è stata Artista in Residenza insieme al compositore Georges Aperghis (Leone d’oro a Venezia e BBVA).
Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche del mondo come il Teatro alla Scala di Milano, IRCAM di Parigi, Musica Insieme Bologna, Società dei Concerti di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Unione Musicale di Torino, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Weill Hall di New York, Walt Disney Hall di Los Angeles, Oriental Centre di Shanghaj, collaborando con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Rai di Torino, Filarmonica della Scala, Prague Chamber Orchestra, RSI Lugano, Filarmonica di Stoccarda e direttori quali Krystof Penderecky, Andris Nelsons, Gabor Takacs-Nagy, Martin Haselboeck, Gustav Kuhn, Alexander Shelley, Xian Zhang, Christopher Franklin, Oleg Caetani, Michael Tabachnik, Andrès Orozco-Estrada, Roland Boer, Aleksander Slatkovky, Gerard Korsten, Daniel Kawka, Bernard Gueller, Zsolt Hamar, Anton Nanut, Donato Renzetti, Alain Lombard, Charles Olivieri-Munroe, Daniel Meyer, Carolyn Kuan, Luigi Piovano. Con l’Orchestra della Magna Grecia ha eseguito i Cinque Concerti di S. Rachmaninov.
Mariangela Vacatello è nata a Castellammare di Stabia, Napoli, ha vissuto a Milano e a Londra, dove ha studiato e si è perfezionata presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Conservatorio di Milano e la Royal Academy of Music. Vive attualmente a Perugia e unisce la sua carriera pianistica con l’attività didattica presso il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, all’Accademia di Musica di Pinerolo e in diverse masterclass.
Tra gli impegni della stagione 2019 e 2020 vi sono stati: un recital al Teatro San Carlo di Napoli e al Teatro Comunale di Ferrara, un tour in Sud Africa, la collaborazione nel progetto “Scriabin e la contemporanea” con IRCAM – La Scala Paris, un concerto per la Biennale di Venezia. Nel 2020 torna ad esibirsi al Teatro alla Scala di Milano per un programma in recital con musiche di Debussy, Schumann, Aperghis, Stroppa e Maresz: questi ultimi hanno scritto i brani per lei nell’ambito del Festival Milano Musica; inoltre, prende parte al progetto RAI “Immortali amate”, registrando in video il Concerto per Pianoforte e Orchestra op. 37 n. 3 in do minore di L. v. Beethoven.

WILLIAM SUH
Il violoncellista William Suh è artista emergente dotato di una musicalità avvincente ed ha un modo di suonare che rivela una grande sensibilità.
Vincitore del primo premio della New England Conservatory Concerto Competition e della Music Teachers National Association String Competition, William ha vinto anche il primo premio alla Hudson Valley Philharmonic String Competition e uno dei primi premi alla New York International Artists Association Competition. E’ stato finalista della Stulberg International e Mondavi National Young Artist Founders’ Division Competitions. Inoltre, ha ricevuto il Jack Kent Cooke Young Artist Award dal “From the Top” della National Public Radio.
Recentemente, in un concerto tra i più importanti, ha eseguito la Sinfonia Concertante di Sergei Prokofiev con la New England Conservatory Symphony diretto dal Maestro Hugh Wolf alla Jordan Hall.
Ha debuttato al Weill Recital Hall della Carnegie.
Appassionato musicista da camera, William ha lavorato con il Trio Morgenstern e il Trio Weilerstein e anche con membri dei quartetti d’archi Cleveland, Emerson, Guarneri, Juilliard e Tokyo.
Ha suonato come camerista in concerti eseguiti in festival importanti, tra cui il Chamber Music Workshop del Perlman Music Program dove ha studiato con il compianto Joseph Kalichstein e Roger Tapping, il Fellowship Program del Bowdoin International Music Festival dove ha lavorato a stretto contatto con David e Phillip Ying ed il Kneisel Hall Chamber Music Festival con Joel Krosnick e Laurie Smukler. William si è anche perfezionato in masterclass con Truls Mørk, Marc Coppey e Laurence Lesser, oltre agli studi fatti con insegnanti tra cui Astrid Schween, Clara Kim e Zvi Plesser nella Summer Music School del Perlman Music Program e la Winter Residency a Sarasota.
William ha trascorso anni di studio formativi con Andrew Eckard, ex primo violoncello della Honolulu Symphony e il Dr. Jonas Carlson. Vincitore Ha vinto una borsa di studio della Morning Music Foundation ed inoltre ha anche suonato come solista con la Oahu Civic Orchestra, la Kamuela Philharmonic e la Antelope Valley Symphony.
William ha conseguito il Bachelor of Music con lode presso il New England Conservatory con Paul Katz e attualmente sta conseguendo il Master of Music presso la Yale School of Music con Paul Watkins. È anche laureato con una borsa di studio alla Colburn Music Academy, dove ha studiato con Clive Greensmith. E’ sostenitore della democratizzazione dell’educazione musicale e gestisce le operazioni tecniche per CelloBello. Ex beneficiario di una borsa di studio della Virtu Foundation, suona un violoncello del 1913 di Carl Becker Sr. in prestito dalla Colburn Collection.